Alla fine del 1900 diversi agricoltori si sono rivolti a Rudolf Steiner, fondatore della Società Antroposofica, per avere consigli su come rivitalizzare la Terra poiché essi si erano conto che il suolo stava perdendo la sua vitalità.
L'agricoltura chimica era ancora lontana dal nascere e dallo svilupparsi, ciò avverrà solo 50 anni dopo, subito dopo la seconda guerra mondiale, e fino a quel momento in tutti i continenti e civiltà del nostro pianeta, l'agricoltore aveva sempre di fatto applicato l'agricoltura biologica il cui cammino era iniziato nel 4000 a.C. e che è rimasto immutato sino a dopo la fine della seconda guerra mondiale.
Pertanto nel 1900 tutto l'agroecosistema era intatto, per esempio nel fiume Tevere si poteva fare il bagno, berne l'acqua e pescare carpe anche di 30 kg di peso, nella pianura padana le siepi e i boschi separavano le singole proprietà e non era quella landa desolata che oggi possiamo vedere.
Alla fine del 1900 diversi agricoltori si sono rivolti a Rudolf Steiner, fondatore della Società Antroposofica, per avere consigli su come rivitalizzare la Terra poiché essi si erano conto che il suolo stava perdendo la sua vitalità.
Invece le conseguenze dell'applicazione della chimica ha portato alla distruzione del ciclo chiuso dell'azienda agricola, all'aumento dei costi di produzione (concimi, sementi, antiparassitari, diserbanti, ecc, ecc. devono essere acquistati all'esterno), ai problemi di salute poiché come hanno dimostrato molte ricerche di varie ASL, è proprio tra gli agricoltori che si ha la massima incidenza di morte per tumori, all'eccedenza delle produzioni, basti ricordare la vergognosa politica dell'ammasso per es. del frumento e delle arance, che venivano ritirate dall'AIMA per calmierare i prezzi di mercato mentre nei paesi del terzo mondo (e si continua) a morire di fame, una vera vergogna.
In sostanza nell'agricoltura chimica l'agricoltore dipende in tutto e per tutto dai fattori esterni ed in sostanza è il "pollo da spennare" e purtroppo molti agricoltori non se ne rendono conto, tantè che i costi di produzione aumentano sempre di più e i ricavi diminuiscono, come testimonia nel suo bellissimo libro lo storico Piero Bevilacqua "La Mucca è Savia" Donzelli editore.
Nessuno agli inzi del 1900 avrebbe potuto immaginare quali profondi mutazioni la terra avrebbe iniziato a subire 50 anni dopo. Rudolf Steiner, aveva presagito tutto ciò e nel giugno del 1924, un anno prima della sua morte, tenne a Koberwitz, in Breslavia oggi Polonia, presso la tenuta del conte Kayserling, una serie di conferenze da cui nacque quella che fu definita "Agricoltura Biodinamica".
Steiner fece un dono immenso agli agricoltori donando loro delle nuove "armi" (che sono i preparati biodinamici) per affrontare le conseguenze nefaste che di l“ a 25 anni si sarebbero concretizzate. Oggi l'Agricoltura Biodinamica è riconosciuta ufficialmente come metodo colturale dall'Australia e dalla Svizzera, ed è l'evoluzione dell'agricoltura biologica e non una sua variante, è la nuova agricoltura, l'agricoltura che accompagnerà l'uomo nel corso dei secoli futuri.
Si osservi con attenzione questa immagine. A sinistra si può osservare i risultati di 5 anni della corretta applicazione del metodo biologico-dinamico a destra come era il suolo dopo 13 anni di agricoltura biologica. E' veramente impressionante poter osservare come il suolo sia completamente impregnato di HUMUS fino ad una profondità di circa 40-50 cm. Sembrerebbero due suoli diversi ma aimè non è cos“. La situazione a destra è quella che oggi caratterizza i terreni in tutto il mondo. A causa delle errate pratiche agronomiche e dell'uso dei prodotti chimici (antiparassitari, diserbanti, concimi, ecc), la vita microbiologica è stata "uccisa". |
I risultati dell'applicazione del metodo colturale dell'Agricoltura Biodinamica sono cosi straordinari, cosi fantastici, che se non si visitano delle realtà che già la applicano non ci si crederebbe. |
Molti pensano che tale metodo è da hobbisti, niente di più falso, anche grosse aziende applicano la biodinamica e non ci pensano a tornare indietro per nessuna ragione per i troppi benefici che ne hanno tratto sia sul piano economico che agronomico e che non è possibile ottenere con l'agricoltura biologica e tanto meno con la chimica.
Tra i molteplici esempi che possiamo citare basti pensare alle Cascine Orsine alla Zelata di Bereguardo (PV) che hanno una superficie di circa 600 ha con 300 frisone in lattazione e che forniscono il latte ad una famosa latteria con cui viene fatto uno yogurt di alta qualità, la Coop. Agrilatina che con i suoi 130 ha, 40 bovini di razza marchigiana, fornisce ogni giorno da mangiare sano in tutta Europa ad oltre 20.000 famiglie producendo ben 57 varietà di ortaggi, Arte ed Orto dei fratelli Zisa che a Santa Croce Camerina (RG) producono su 35 ha di serre ortaggi di primissima qualità quali zucchine, melanzane, peperoni, pomodori che ogni giorno vengono esportati in tutta Europa, Az. Agr. San Gratiliano di Claudio Menicocci che si trova a Civitacastellana (VT), che con i suoi 35 ettari di vigneti produce vini di altissima qualità esportati in tutta Europa oltre a 20 ettari di nocciole, la Nuova Cappeletta che si trova a Vignale Monferrato (AL) che con i suoi 150 ha di vigneti produce vini di alto pregio che vengono esportati anche negli USA oltre ad una mandria di 80 bovini di razza piemontese, la Coop. La Collina, comunità che si occupa anche del recupero di ragazzi tossicodipendenti, che si trova a Codemondo (RE) che con i suoi 40 ettari produce ortaggi biodinamici oltre ad uno squisito lambrusco biodinamico che vengono venduti nel punto vendita aziendale e al mercatino di Reggio Emilia.
Parliamo quindi di aziende agricole di alta professionalità che hanno alle loro dipendenze numerosi lavoratori e che certo non fanno agricoltura per hobby, ma applicano il metodo di agricoltura biodinamica per i suoi molteplici vantaggi che sia sul piano economico che quello agronomico consente di raggiungere dei risultati che non è possibile avere con l'agricoltura biologica e l'agricoltura chimica, come del resto dimostrano diverse ricerche scientifiche di cui la più recente, ed estremamente importante, è quella condotta dal FIBL che per ben 21 anni ( ma che prosegue ancora) ha confrontato il metodo chimico, biologico e biodinamico per quanto riguarda la vitalità del suolo; sotto ogni profilo è risultato essere il metodo dell'agricoltura biodinamica che crea la maggiore vitalità nel suolo.
I risultati di questa ricerca sono stati pubblicati sul nr.1 di agosto 2000 del FIBL DOSSIER, mentre nel maggio del 2002 sulla prestigiosa rivista americana Le Scienze è stato pubblicato un servizio su questo studio "Soil Fertility and Biodiversity in Organic Farming" di Paul Mþder, Andreas Flie§bach, David Dubois, Lucie Gunst, Padruot Fried, and Urs Niggli (che si trova all'indirizzo: www.sciencemag.org)
oppure potete consultare il sito
In sostanza il metodo biodinamico di agricoltura lavora per ricreare l'HUMUS nel terreno (basti pensare che in un grammo di suolo vivo troviamo miliardi di microrganismi) in cui vive la testa della pianta e cioè l'apparato radicale che equivale al nostro cervello, ma purtroppo aimè gli agricoltori non sono più coscienti di ciò.
Se gli effetti dell'agricoltura chimica sono:
- inquinamento delle falde freatiche;
- morte del terreno;
- erosione del suolo (ben più grave del - taglio dei boschi);
- alimenti di pessima qualità
- (forse rispetteranno le norme
- ISO 9000, ma non certo quelle
- terapeutiche);
- distruzione del ciclo chiuso;
- distruzione dell'agroecosistema;
- maggiori costi di produzione;
- conseguenze negative per l'ambiente;
- uso sempre più massiccio di diserbanti
- e antiparassitari;
- costipazione del suolo sempre maggiore;
- forti spese veterinarie per controllare le
- patologie degli animali;
- danni alla salute dell'agricoltore,
- del consumatore, dell'ambiente;
L'agricoltura biodinamica invece ricreando l'humus nel terreno porta: - aumento delle rese produttive ad ettaro; - aumento delle riserve idriche del terreno - grazie alla presenza della struttura umica e colloidale; - produzione di alimenti di alta qualità e dalle proprietà terapeutiche; - annullamento dei fenomeni erosivi; - ricreazione dell'agroecosistema e della biodiversità; - tutela della salute dell'agricoltore, del consumatore e dell'ambiente; - diminuzione dei costi di produzione; - diminuzione delle problematiche sanitarie negli allevamenti zootecnici; - produzione di ossigeno; E come dice Pasquale Falzarano della coop. Agrilatina - "Tutto ciò viene realizzato attraverso una corretta conduzione dell'azienda agricola che si basa principalmente sui seguenti punti: |
2 - conoscenza della vita nelle sue forme e meccanismi;
3 - collegamento e rispetto dei ritmi cosmici e terrestri;
4 - rispetto della natura;
5 - uso corretto di preparati biodinamici di qualità;
6 - corrette lavorazioni del terreno;
7 - avvicendamento e rotazione di diversi tipi di colture;
8 - sovescio misto o mirato (quando serve);
9 - cumulo biodinamico (quando possibile); uso accurato di elementi e sostanze naturali;
L'applicazione della Biodinamica in questo senso tende ad aumentare il più possibile la vitalità dei terreni (intesa come quantità di microrganismi e di forze), per mettere la pianta in condizione di esprimere al meglio le sue positive potenzialità nella produzione di nutrienti e "vitalie" cosi necessari all'uomo di oggi.
I risultati: più vita e meno erosione nei terreni; più salute e più gusto con prodotto di alta qualità reale; ricchezza di energia, luce e biofotoni; un ambiente diversificato, pulito e vivibile con serena positività..."
I prodotti biodinamici si riconoscono per avere, oltre alla certificazione obbligatoria ai sensi delle leggi europee sul biologico, anche il marchio "Demeter" che è registrato in tutto il mondo, che è nato nel 1928 ed è stato registrato all'OMPI di Ginevra nel 1952. Con il metodo dell'agricoltura biodinamica l'agricoltore si avvia verso un'autosufficienza che sebbene in molti casi non raggiunge il 100% ci si avvicina molto a differenza dell'agricoltura chimica in cui l'agricoltore dipende sempre dall'esterno.
L'agricoltura biodinamica è l'evoluzione e la prosecuzione dell'agricoltura biologica, e grazie all'uso dei preparati biodinamici si riesce a ricreare l'humus nel terreno in tempi rapidi a differenza invece dell'agricoltura biologica che segue i ritmi della natura, ritmi che sono molto lenti, mentre ovviamente nell'agricoltura chimica si ha una sola azione di morte la distruzione dell' HUMUS. |
Immagine di un suolo di terreno coltivato biodinamicamente ad orticoltura intensiva. Si osservi la ricchezza di Humus che lo impregna |
Nella azienda biodinamica si verifica costantemente un aumento dell'HUMUS e si riesce ad ottenere una struttura umica e colloidale che neanche nelle foreste vergini amazzoniche è possibile avere. L'agricoltura biodinamica ha dimostrato di essere molto efficace anche in condizioni ambientali estreme (deserto).
Nelle foreste vergine delle foreste amazzoniche si ha un contenuto si sostanza organica nel terreno del 12%, nelle foreste vergini europee si arriva ad un contenuto di sostanza organica dell'8%, Ceglia Angelina che ad Ardea (RM) ha un'azienda di 15 ettari (9 ettari kiwi e 4 ettari vigneto), ha convertito l'azienda direttamente dall'agricoltura chimica al biodinamico, nel 1997 aveva un contenuto di sostanza organica nei terreni dello 0,5%, nel 2001 ha raggiunto un contenuto si s.o. del 6%, senza concimare, il mal dell'esca che affligge la viticoltura (vedi AZ BIO ed agricole - il sole 24 ore di febbraio 2003) è praticamente scomparso ed il vigneto sebbene abbia 50 anni ed è un trebbiano doc, a tutt'oggi a una resa produttiva di 150 qli/ha (massimo consentito dai disciplinari doc) e senza usare più rame per la difesa fitosanitaria; Giovanni Ferrera che conduce un'azienda orticola biodinamica a Marina di Ragusa di 5 ha, nel 1999 aveva un contenuto di s.o. dello 0,2%, le piante erano colpite da nematodi, oidio, peronospora, afidi, virosi, marciumi radicali, etc. e doveva fare da 1 a 3 trattamenti antiparassitari a settimana, oggi con l'applicazione del metodo biodinamico in soli tre anni ha raggiunto un contenuto di s.o. nel suolo del 5% e non sa più cosa sono le avversità, per non parlare della qualità del prodotto e non usa più il rame.
Si potrebbero fare numerosi altri esempi, ma è impossibile riportarli tutti in questa breve presentazione dell'agricoltura biodinamica. Tutto ciò è constatabile direttamente nelle aziende agricole, poiché l'agricoltura biodinamica produce FATTI e non parole fumose.
La ricrescita cosi rapida dell'HUMUS nelle aziende biodinamiche avviene grazie a tutta quella serie di azioni che sono state riportate precedentemente, e che si tratta di un grande dono fatto all'umanità da Rudolf Steiner, lo si può ben comprendere se si pensa che per risalire dell'1% di humus nel suolo, madre natura ci impiega qualcosa come 3000 - 5000 anni, gli agricoltori biodinamici riescono a risalire in pochi anni a valori ben più alti di quello degli ecosistemi naturali. Si tenga presente inoltre che tale struttura umica e colloidale arriva ad interessare il suolo per una profondità di 30 - 40 cm a differenza di quello che ognuno può constatare nelle migliori faggete che qui l'humus arriva al massimo nei prima 10-20 cm di profondità del terreno. Molti si scordano che l'agricoltura è il vero motore dell'economia e che è il lavoro più importante dell'uomo, si può rinunciare ad un'automobile, ad uno stereo, ad una vacanza, ad un vestito, ma non possiamo rinunciare a mangiare.
Quando si dice "un mondo diverso è possibile" questo è veramente vero, molti oggi cercano nuove soluzioni ma pochi si accorgono che la soluzione in campo agricolo già esiste da ben 80 anni ed è l'agricoltura biodinamica che non è una variante dell'agricoltura biologica ma è la nuova agricoltura, l'agricoltura del futuro.
Fare economia facendo del bene a sé stessi ed agli altri è pienamente possibile e le aziende biodinamiche testimoniano concretamente ciò.