I PREPARATI BIODINAMICI LI DEVO FARE DA SOLO...
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Assolutamente no. Come si fanno i preparati biodinamici non è un segreto di stato, vi sono varie pubblicazioni che descrivono come si allestistoscono. Bisogna però tener presente che come in tutte le cose cè un discorso di qualità e tale regola vale pure per la Biodinamica.

In realtà per avere dei preparati biodinamici di alta qualità, richiede un lavoro e una attenzione che dura tutto un anno e che l'agricoltore non ha il tempo di dedicare. Pertanto è preferibile acquistarli da Carlo Noro e Camilla Conforti, che si dedicano interamente a questo lavoro.

Carlo Noro ha lasciato il proprio lavoro in banca per dedicarsi unicamente a questo lavoro estremamente importante.





Carlo Noro sta dedicando all'allestimento dei preparati biodinamici tutta la sua vita. Per questo nella sua azienda oltre alla coltivazione delle piante officinali occorrenti per i preparati biodinamici da cumulo e all'allevamento degli animali, si affianca uno splendido orto dove tra l'altro possiamo vedere gli studenti che danno l'assalto alle fragole. Si noti la pacciamatura di paglia (altro che plastica), e come potete immaginare tutti i frutti del suo orto e del frutteto vanno a ruba.


I preparati biodinamici sono il Cuore per un'azienda agricola biodinamica. Essi ricevono la massima attenzione e rispetto. Vengono conservati in contenitori di puro rame alimentare che a loro volta sono immersi nella torba naturale senza aggiunta di concimi chimici o altre sostanze, il tutto a sua volta all'interno di una cassa di legno naturale senza alcun tipo di collante o vernice chimica.

Il coperchio che chiude la cassa anchâesso contiene torba al suo interno. La cassa può essere posta o all'interno di una casetta di legno, come nella foto, o all'aperto purchè sia riparata dalla pioggia, oppure in una stanza purchè non vi siano sostanze inquinanti (elettricità, tubi di scappamento delle macchine agricole, ecc).

Le dimensioni della cassa sono in funzione delle dimensioni delle aziende, quindi non cè un criterio prestabilito ma vi sono criteri ben precisi per la realizzazione della cassa per la conservazione dei preparati biodinamici. Questi ultimi devono essere costantemente monitorati nel corso dellâanno poiché risentono dell'andamento climatico.
Le piccole aziende preferiscono acquistare i preparati biodinamici direttamente al momento del loro utilizzo. Il 501 o cornosilice, è l'unico preparato biodinamico che viene conservato all'aperto, all'interno di un vaso di vetro posto sopra un davanzale e al sole.



Dalla Senta Alberto a fianco della sua casetta per la conservazione dei preparati biodinamici e sulla finestrella si può notare il 501. Il cornosilice è l'unico preparato biodinamico che viene conservato alla luce del sole dentro un vaso di vetro.

Sullo sfondo il terreno del vicino che fa agricoltura chimica.

Se lo poniamo a confronto con quello biodinamico di Alberto la differenza è strabiliante. Anche qui per l'ennesima volta possiamo vedere, a sinistra, la meravigliosa struttura glomerulare che si è formata a seguito della corretta applicazione del metodo biodinamico di agricoltura.

Alberto, nell'osservare il terreno del vicino, a destra, rimane anche lui esterrefatto e ricorda che anche lui, dato che faceva agricoltura chimica, è partito da questa situazione.

Si può osservare come il suolo chimico sia completamente morto, compattato, asfittico e soggetto all'erosione e alle malattie.

Si noti invece a sinistra la meravigliosa struttura glomerulare, e pensate che qui ormai da tre anni non si usa più la fresa.



Il suolo si apre da solo anche con un dito e quando piove esso si comporta come una spugna assorbendo tutta l'acqua che pertanto va ad alimentare le riserve idriche del suolo e non, come succede nel terreno morto, a destra, dove l'acqua scorrendo sulla superficie porta il terreno a mare e innestando fenomeni franosi. Non cè quindi da stupirsi se girando per le serre e i campi aperti si può osservare, e qui siamo a fine luglio 2003, come tutte le piante stiano in perfetta forma e si fa fatica ad individuare qualche pianta malata.

Alberto ricorda che certo passare dal chimico direttamente al biodinamico, è stato per lui una scelta non facile, ma oggi lui e tutta la sua famiglia sono felici di questa scelta.

Vendono i loro prodotti al mercatino rionale della loro città e sebbene abbiano i prezzi più alti di tutti, oggi non riescono più a soddisfare le richieste dei consumatori che arrivano a dover prenotare gli ortaggi pur di averli.

Il fatto è che mangiando gli ortaggi biodinamici, anche se al consumatore non viene detto nulla, questi si rende conto da solo della migliore qualità del prodotto sia perché il palato non può sbagliare e nella conservazione degli ortaggi in frigorifero, hanno notato una maggiore durata.


Le fragole poi sono così dolci che assolutamente non bisogna aggiungere alcun dolcificante. Grazie alla biodinamica Alberto ricorda a tutti i visitatori che ha ritrovato anche la sua economia e la sua dignità di agricoltore oltre a risolvere tutte le sue problematiche fitosanitarie che in 40 anni di agricoltura chimica non aveva mai risolto.

E' vero, riconosce, forse in certe operazioni devo impiegare più tempo, i cicli produttivi sono più lenti, ma tutto ciò è ampiamente ripagato dalle maggiori rese produttive ed ai minor costi di produzione.

Inoltre i consumatori si sono resi conto della sincera qualità dei miei prodotti e sebbene costano di più, sono disposti a comprarli perché si rendono conto che trovano giovamento anche sul piano della salute.

I preparati biodinamici, dice sempre Alberto, sono il cuore della mia azienda e li do sempre con grande attenzione insieme ai miei figli.

Certo, all'inizio eravamo tutti scettici su questo metodo biodinamico, ma oggi devo dire che sono veramente felice di aver incontrato questa strada.

La macchina per dinamizzare l'ha costruita lui personalmente ed è stata supervisionata da Alex Podolinsky.

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